giovedì 24 aprile 2014

[Provini Wirters Xfactor] Francesca Faramondi

Nome: Francesca Faramondi
Età: 32
Provenienza: Roma


FUGA D'AMORE

L'aurora rischiarava le sagome dei palazzi della città. Iniziava ad albeggiare e una luce brillante rendeva tutto più definito, netto. La notte stava ritirando veloce il suo buio, come se il sole prepotente volesse scacciar via le tenebre.
Elena socchiuse gli occhi e respirò a fondo l'aria ancora frizzante della notte.
“È ora di muoversi” disse.
“A quest'ora siamo svegli solo io, lei e un paio di galli insonni” brontolò l'uomo alle sue spalle.
Elena avrebbe voluto fulminarlo con un'occhiataccia, ma quando si voltò vide che a dispetto delle parole e dell'aria indolente con cui le aveva pronunciate, l'uomo era pronto a partire.
“Dobbiamo sfruttare ogni istante di luce” ribatté, allora, con un tono forse un po' troppo saccente.
“Ne va della salvezza del mondo!” aggiunse l'uomo con enfasi, scoppiando a ridere.
Anche Elena avrebbe sorriso, se le parole appena pronunciate non fossero state così dannatamente vicine alla verità.
Mentre camminavano silenziosamente sulle polverose stradine che conducevano lontano dalla città, verso il porto, Elena ripensò a come era giunta a quel punto.
Si era innamorata.
Bastava questa frase a giustificare quello che stava per fare e quello che, molto probabilmente, ciò avrebbe comportato?
Non lo sapeva...ma non poteva farci niente.
Era sposata da diversi anni, ma il suo era stato solo un matrimonio di convenienza...un matrimonio per sigillare un'alleanza.
Non amava suo marito.
Aveva creduto che un giorno, forse, ci sarebbe riuscita...ci aveva creduto veramente, almeno fino a che i suoi occhi non si era posati su di lui.
Dio, era di una bellezza quasi sfacciata.
Alto, con una zazzera bionda arruffata, gli occhi magnetici ed opalini, il sorriso sfacciato e impudente sempre stampato su quel volto dai lineamenti delicati, quasi effeminati.
Cupido aveva scagliato la sua freccia non appena i loro sguardi si erano sfiorati.
Si erano incontrati durante una cena ufficiale, lui era in missione diplomatica.
Erano i primi giorni di autunno, le foglie cadute sembravano farfalle morte con le ali spalancate.
Le era passato accanto, sfiorandole un braccio.
Lei lo aveva guardato e in silenzio lo aveva seguito, così senza domande, senza presentazioni…quelle erano venute in seguito, quando già non avrebbe più potuto immaginare una giornata senza i suoi occhi.
Ed ora eccola qui, a sfidare il destino, pur di stare con l'uomo a cui sapeva di appartenere.
Elena era così presa dai suoi pensieri che non si accorse che l'uomo davanti a lei si era bruscamente fermato.
“Ma che diavolo...” esclamò, sbattendo contro la sua schiena.
L'uomo alzò la mano facendole segno di tacere.
Elena stava per ribattere che non poteva trattarla in quel modo, quando vide che l'uomo aveva afferrato il coltello che portava con sé e lo stava puntando verso un cespuglio pochi metri più avanti.
Trattenne il fiato.
Lo sconosciuto le aveva salvato la vita già una volta, la sera prima, alle porte della città.
Era stata aggredita da una banda di malviventi e se quell'uomo non fosse intervenuto, lei probabilmente sarebbe morta.
Tremò al ricordo.
“Non dovrebbe andare in giro da sola” l'aveva rimproverata, una volta al sicuro.
“Devo raggiungere il porto” aveva balbettato, ancora sotto shock.
“Bene e allora sarò la sua scorta!”
Elena non aveva avuto la forza di controbattere, sicura che con le prime luci dell'alba l'uomo l'avrebbe lasciata sola per seguire la sua strada...e invece era ancora qui, a proteggerla.
Dal cespuglio, all'improvviso, emerse un coniglio che li guardò curioso, prima di zampettare via.
L'uomo sorrise e si rilassò.
Quando si voltò vide Elena seduta per terra, tremante.
“Cavolo, mi ha fatto prendere un colpo”
“Era solo un coniglio” disse l'uomo, aiutandola a rialzarsi.
“Ma nemmeno lei lo sapeva, visto che lo ha affrontato armato di tutto punto” ribatté piccata.
L'uomo scrollò le spalle e si rimise in marcia, ma poco dopo si accorse che Elena non lo stava seguendo.
“E ora che le prende?”
“Non ricordo il suo nome”
“Non ricordo di averglielo detto!”
Elena incrociò le braccia e lo fissò.
Era un uomo alto e imponente, con le spalle larghe e il collo taurino. Aveva la carnagione olivastra e due profondi occhi neri. Nonostante l'aspetto minaccioso, però, emanava sicurezza.
“Mi sento in forte imbarazzo...lei sa benissimo chi sono io, mentre io...”
“Sfido” ribatté l'uomo, sfoderando un sorriso disarmante “Credo che chiunque in questo paese, ma anche nei paesi vicini, sappia chi è lei. Mi scusi se glielo dico, ma con quel travestimento non ingannerebbe nemmeno un cieco. Non basta un cappuccio per nascondere una simile bellezza”
Elena arrossì per l'inaspettato complimento.
“Se non vuole dirmi il suo nome, mi dica almeno perché mi ha salvato e perché mi sta scortando”
“Perché gliel'ho chiesto io” esclamò qualcuno alle sue spalle.
Non ebbe bisogno di voltarsi...quella voce, l'avrebbe riconosciuta ovunque.
“Oh fratellino sei arrivato...la tua bella è un vero peperino!”
Elena guardò i due uomini: non si somigliavano per niente.
Scrollò il capo...in questo modo il cappuccio cadde rivelando una massa ondulata di capelli, dorati come un campo di grano.
Elena corse dall'uomo che amava e si gettò tra le sue braccia.
“Paride, amore...mi devi una spiegazione!” disse, dopo averlo baciato appassionatamente.
“Andiamo, credi davvero che ti avrei fatto attraversare tutto il paese da sola?!”, poi indicando l'uomo che l'aveva scortata, aggiunse: “Elena ti presento Ettore, mio fratello!”
L'uomo si inchinò con fare ossequioso strappandole un sorriso.
“Sei pronta a cominciare la tua nuova vita?” le domandò Paride, stringendola forte a sé.
Elena fece un segno con il capo.
Sì...era pronta...da quel momento in poi sarebbe stata Elena di Troia.



sabato 12 aprile 2014

Letti per voi - Davide Schito

Buonasera a tutti i lettori.
Torna oggi la rubrica Letti per voi con l'opera di un giovane ma talentuoso autore milanese.

Parliamo di Davide Schito, che ha esordito proprio quest'anno con una raccolta di racconti, "Punto di non ritorno", che potete trovare su Amazon e di cui parlerò nel prossimo articolo.
Ma soffermiamoci prima dell'autore.


Davide nasce nel 1983 a Milano ed a questa città, in cui vive tuttora, rimarrà sempre fortemente legato. Non a caso proprio Milano, nei suoi aspetti più nascosti e inquietanti, è spesso scenario prediletto dei suoi racconti, che pur partendo da una connotazione fortemente reale sfumano spesso nel surreale e nel mistery

Nonostante la vita e gli studi lo portino ad assumere la qualifica di ingegnere, l'amore per lo scrivere non poteva rimanere sopito a lungo: tra il 2011 e il 2014, Davide inizia infatti a mandare i suoi racconti a vari concorsi, accumulando un invidiabile curriculum di vittorie e piazzamenti ed ottenendo anche l'inserimento in diverse antologie cartacee e digitali. Forte di questi numeri, Davide continua la sua avventura e nel 2012, la casa editrice Milanonera pubblica "L'uomo spaventato", ambientato proprio in quella Milano che sotto la sua penna si tinge di thriller e di noir, e che potete trovare sempre su Amazon a questo link

Il successo di pubblico e critica spingono Davide a compiere un passo importante: agli inizi di questo anno, infatti, raccoglie i suoi racconti più premiati e cura personalmente la nascita del suo primo ebook personale, "Punto di non ritorno", lanciandolo sul web.

Davide Schito quindi è un self-publisher, e vorrei dire due parole al riguardo. 
Per chi non ne sia al corrente, questo termine sta ad indicare scrittori che decidono di muoversi in maniera indipendente da una casa editrice e di gestire personalmente la pubblicazione del proprio libro o ebook, dalla fase creativa a quella di editing, dalla grafica della copertina al marketing della promozione.
Un lavoro da gestire tutt'altro che indifferente, e se per alcuni autori l'autopubblicazione rappresenta una scorciatoia, il lavoro di Davide Schito testimonia che può essere anche un mezzo per permettere a scrittori validi di far conoscere il proprio talento. 

Chiudo qui lasciandovi il link per l'appunto di un portale di self-publishing, mEEtale, in cui Davide ha inserito dei racconti in lettura gratuita che potete leggere in attesa della recensione di "Punto di non ritorno", tra qualche giorno su questo blog.
A presto!

giovedì 10 aprile 2014

[Provini WritersXfactor] Alessia Nolli

Nome: Alessia Nolli
Età: 32
Provenienza: provincia di Monza e Brianza



IN PUNIZIONE

L'aurora rischiarava le sagome dei palazzi della città. Iniziava ad albeggiare e una luce brillante rendeva tutto più definito, netto. La notte stava ritirando veloce il suo buio, come se il sole prepotente volesse scacciar via le tenebre. Elena socchiuse gli occhi e respirò a fondo l'aria ancora frizzante della notte. «E' ora di muoversi», disse.
Si erano appostati per diverse ore, e il cambio della guardia sarebbe avvenuto di lì a dieci minuti. La squadra si era preparata a lungo nei giorni precedenti, per riuscire a trovare una falla nel sistema di sicurezza della villa.
I primi raggi di sole fecero capolino dietro i lontani grattacieli, segnale certo di procedere con la tabella di marcia.
«Il primo gruppo pensi all’azione di disturbo, noi quattro proseguiamo verso l’ingresso dei domestici.» Tre uomini si allontanarono con passo felpato, accucciandosi vicino a un cassonetto verde oliva. Trafficarono per qualche minuto con gli zaini, poi buttarono dei piccoli oggetti nella spazzatura e oltre il muro della grande casa.
Gli scoppi in rapida successione attirarono l’attenzione delle guardie all’entrata, che si allontanarono di corsa in direzione del rumore. Erano addestrati a sparare prima di chiedere le generalità.
Nessuno poteva avvicinare il sindaco, e le misure di sicurezza erano state aumentate da quando c’era stato un attentato qualche mese prima.
Ma Elena era decisa a entrare in quella casa-fortezza, conscia dei pericoli e della possibilità di non riuscire a uscirne mai più. La piccola Sara era prigioniera nelle segrete della villa, vittima della voglia del sindaco di punire Elena per i suoi errori.
Era stato un caso, non aveva voluto davvero infrangere le regole, ma era successo, e il sindaco gliel’avrebbe fatta pagare cara.
«Perché tua sorella è prigioniera in quel lurido posto?» chiese uno dei ribelli che aiutavano Elena nel salvataggio.
«Io e Sara lavoravamo come cameriere tuttofare in questa casa, e avevamo un’unica regola: non entrare mai nella stanza rosa del primo piano.»
«E tu invece ci sei entrata? Cosa c’era al suo interno?» Elena sospirò, prendendo tempo e guardando verso il giardino fiorito davanti alla casa.
«Un segreto inconfessabile, qualcosa che il sindaco non vuole far sapere ai suoi concittadini.» Quel pomeriggio era salita a pulire le stanze del primo piano, ma aveva finito prima, fermandosi un attimo in corridoio.
La porticina rosa la chiamava, come un potente incantesimo. La curiosità aveva vinto, così la giovane si era avvicinata al legno laccato. Nessun rumore si udiva al di là della porta, nessun movimento strano.
La maniglia si era abbassata con facilità, rivelando una grande stanza piena di giochi e oggetti per neonati.
C’era però qualcosa di sbagliato in tutto ciò che Elena guardava, era tutto più grande, come se un adulto potesse usare tranquillamente quegli oggetti, tornando a essere un pargolo di pochi mesi.
Mentre era ipnotizzata da quello spettacolo, una mano si era appoggiata sulla spalla di Elena, facendola saltare per aria con un urlo strozzato.
Il viso iracondo del sindaco era irrigidito in un finto sorriso accondiscendente. «Perché ti trovi qui piccola Elena? Perché ti ribelli alle mie regole?»
La giovane aveva balbettato, terrorizzata, non riuscendo ad articolare una frase di senso compiuto. Il sindaco tiranno l’aveva guardata, prima di sputare la sua sentenza.
«In punizione.» Elena vide una guardia del corpo di nero vestita, avvicinarsi pericolosamente al suo braccio con delle manette nella mano destra.
Non poteva essere vero, non doveva permettere loro di farle del male. Doveva fuggire.
Con le ali della paura, e la mente lucida dall’odio per quel sindaco autoritario, Elena svicolò tra i due uomini, scivolando via come un’anguilla.
«Prendila, prendila. Mettila in punizione.» La rabbia trattenuta a stento eruttò dal sindaco in urla, gesti inconsulti e piagnistei. Sembrava un bambino che non aveva avuto il giocattolo del momento.
Il tono di voce era aumentato alla fuga della giovane cameriera, diventando stridenti urla rabbiose. Elena correva come il vento scendendo scale, uscendo da porte secondarie, nascondendosi tra gli alberi del parco, fino a un grande ciliegio vicino al muro di cinta.
Vi si era arrampicata in un lampo, scavalcando la parete di mattoni. Era scesa in strada, allo scoperto, e doveva trovare subito riparo e aiuto. Aveva corso nei vicoli del quartiere dei commercianti, arrivando senza fiato a casa dell’amico Carlo.
Lui l’avrebbe aiutata.
Si era creato un gruppo di dissidenti, che volevano rovesciare la dittatura del sindaco. Carlo ne era il capo, e da tempo cercava il modo per arrivare a lui.
Così Elena era stata ospitata in città, nascosta agli occhi delle guardie che pattugliavano i quartieri alla ricerca della cameriera fuggiasca. Dopo una settimana, il sindaco era apparso in televisione, annunciando in una conferenza stampa che Elena era una ricercata pericolosa.
«Metto una taglia sulla sua testa, perché lei possa essere riportata a me e messa in punizione. Chiunque mi porterà informazioni utili avrà una fornitura di cibo e vestiti extra, oltre a quelli dati nella distribuzione ordinaria.»
Era assurdo. Elena si sentiva braccata, e questo complicava le cose. Me non era ancora finita.
«Cara Elena, se mi stai ascoltando, ti chiedo di consegnarti spontaneamente. Potrai salvare dalle prigioni la tua giovane sorellina Sara. Ora lei è in punizione al posto tuo.»
Elena era rimasta senza parole, in piedi davanti al televisore di Carlo. Poi tutto era diventato buio, ed era svenuta. Quando si era ripresa, aveva chiesto aiuto ai ribelli, che ora si trovavano fuori dalla villa per salvare Sara e tutti quei prigionieri nelle grinfie del sindaco.
I suoi genitori sarebbero stati fieri di lei, da lassù. I ribelli avevano un piano preciso per colpire la dittatura, anche a costo di forti perdite. Elena era una di loro adesso, ed era davvero ora di muoversi.


Io sottoscritta ALESSIA NOLLI dichiaro che l’opera in concorso “IN PUNIZIONE” è frutto del mio ingegno e, contestualmente, autorizzo al trattamento dei dati personali ai sensi del D. Lg.n° 196/2003 per la tutela dello stesso. Autorizzo altresì, gli organizzatori del contest all’uso dell’elaborato per lo svolgimento dello stesso.
09/04/14

Alessia Nolli

sabato 5 aprile 2014

[eventi] Immaginando Immaginarium: flash mob letterario

Carissimi che mi seguite (spero), oggi vi voglio parlare di un bellissimo evento a cui ho appena partecipato.
Si tratta del flashmob fantasy "Immaginando Imaginarium", realizzato dall'associazione culturale Chimera in collaborazione con Altresì Laboratorio creativo e Spazio espositivo, nella città di Nepi.

L'evento si svolge in concomitanza con l'esposizione di design autoprodotto "Sogno diSegno",  nella suggestiva location che vedete in foto (consiglio: nelle grotte fa freddino, vestitevi adeguatamente).
La mostra contiene opere di tutti i tipi, ricavate da vecchi mobili, vinili, materiale di recupero per farne oggetti d'uso quotidiano, come borse e orologi, ed altri di puro design. Oltre a quadri, statue e ogni tipo di forma d'arte di cui potete vedere esempi qui.
L'esposizione resterà aperta fino a domenica 4 maggio, e vi consiglio davvero di farci un giro!


Ma torniamo a noi. Cos'è un flashmob? Per chi di voi non lo sapesse, si tratta di una manifestazione organizzata spesso sul web in cui un certo numero di persone si ritrovano, generalmente in un luogo pubblico, per fare qualcosa tutti insieme, che possa essere una coreografia, un'improvvisazione teatrale o addirittura una battaglia di cuscini (esiste, ed è a Roma: informatevi!).


In questo caso le persone in questione erano scrittori, e l'attività collettiva...scrivere! Appena arrivati, infatti, ci siamo accomodati alle nostre postazioni e ci è stata consegnata una traccia. Non qualche riga orientativa ma un vero e proprio mondo fantasy, fatto di tre regni, ognuno con caratteristiche ben definite (e nomi impronunciabili) spiegati nel dettaglio dalla traccia.

Tre ore per scrivere un racconto ambientato in questo magico regno, Imaginarium, senza limiti di spazio e fantasia: dopo un attimo (o un'ora) di iniziale perplessità e decifrazione della mappa, le dita hanno iniziato a correre veloci sulle tastiere, di pari passo con le storie nelle nostre menti.
Risultato? Per la scadenza, le ore 13:00, eravamo in pochi ad aver finito il racconto! Per fortuna era permesso dare gli ultimi ritocchi a casa, perché...verrà creata un'antologia! Potrete vedere come da uno stesso universo di fondo, ognuno di noi abbia creato una diversa storia.

Quello che più mi è piaciuto di questa giornata, oltre all'esperienza atipica e al racconto prodotto, di cui sono parecchio soddisfatta, è l'atmosfera che si è creata tra i partecipanti. Eravamo tutti scrittori "di professione", con qualche pubblicazione alle spalle e spesso e volentieri già assoldati da una casa editrice.
Un contest che in teoria ci vedeva concorrenti, in un mondo in cui gli esordienti sono pronti a saltarsi alla gola per un po' di visibilità, e invece c'è stata davvero condivisione degli spazi e dei tempi, abbiamo riso, discusso e parlato di noi in un clima sempre molto disteso e collaborativo. Alla fine ci siamo scambiati i contatti, con la promessa di rivederci presto.

Conclusione?
Non è vero che "in Italia non ci sono iniziative", che "gli scrittori sono tutti egocentrici" e che "non si guarda in faccia a nessuno per vincere". Oggi ho visto un gruppo di persone che per lo più non si erano mai viste, e che invece hanno condiviso senza competizione la loro passione: la scrittura.

giovedì 3 aprile 2014

WriterXfactor contest letterario - ISCRIZIONI


SEI UNA SCRITTRICE OVER 30?
VUOI PARTECIPARE AL WRITER XFACTOR 2014?
ENTRA NEL MIO TEAM, LAVOREREMO INSIEME PER ARRIVARE IN FINALE!

Se sei un'esordiente in cerca di un'occasione per migliorare come scrittore e farti notare da una casa editrice, questo è il concorso che fa per te! Quattro categorie per quattro diversi team, ognuno con un coach che lo supporterà nelle varie fasi del contest, fino alla finale, in cui gli elaborati verranno sottoposti a una casa editrice, le Edizioni Arpeggio Libero.

Se sei una donna over 30, questo è il tuo team!

Per partecipare:

  1. Leggi il regolamento 
  2. Scrivi un elaborato di max 6000 battute a partire da questo incipit "..."
  3.  Invialo alla mail marta.19th@hotmail.it, incollando anche il testo della liberatoria , verrà pubblicato sul blog!
  4. Incrocia le dita e resta collegata, potresti entrare nel team e giocare fino alla fine!
Per le altre categorie:
- donne under 30: coach Annalisa Caravante
- uomini under 30: coach Loriana Lucciarini
- uomini over 30: coach Ginevra Wilde

Cosa aspetti? PARTECIPA!

Il contest è organizzato da Magla: l'isola del libro con il patrocinio di Edizioni Arpeggio Libero

mercoledì 12 febbraio 2014

Letti per voi - Reality Twist

Salve a tutti!
Il libro di cui vi parlo oggi è Reality Twist di Laura Roggero. Se non sapete chi è Laura, vuol dire che vi siete persi un articolo: recuperate subito qui!

Ma iniziamo.

Innanzitutto, il titolo: Reality Twist, ed in effetti questo libro la testa ve la farà girare parecchio, giocando tra realtà e fantasia, tra diversi narratori - non tutti umani -  in un mondo molto lontano eppure molto vicino.

Siamo infatti nel futuro, un futuro distopico in cui il mondo sembra essersi sviluppato in vie impreviste e non certo positive: da decenni ormai è impossibile vedere il cielo, nascosto da una coltre di smog, non esistono più stati ma delle città nucleo in cui le diverse categorie sociali, rigide e selettive, vivono. Ci sono i soldati, cresciuti fin da piccoli nella più totale abnegazione e dedizione all'esercito, gli scienziati, impegnati nello sviluppo sempre più estremo della tecnologia e della genetica, cittadini che conducono misere esistenze in appartamenti-loculo, i senza-casa, che decidono volontariamente di estraniarsi da questo iniquo sistema.


Una struttura sociale e politica discutibile ma ben definita e apparentemente immutabile.

Almeno fino al giorno in cui, improvvisamente, tutto viene raso al suolo.
Città e abitanti scompaiono in un cumulo di fiamme e detriti.

Salvo due persone.

Daphne, comandante dell'esercito, una letale macchina da guerra forgiata da un tragico passato e da esperimenti genetici che hanno cambiato irrimediabilmente il suo corpo e la sua mente.

Chaz, un giovane tossico dall'esistenza apparentemente inutile, ma che forse nasconde più di quello che la sua fragile apparenza dà a vedere.

I due si troveranno costretti a collaborare per sopravvivere in un mondo ormai radioattivo di cui -apparentemente - sono gli unici abitanti. Tra fughe aeree, combattimenti, nemici inaspettati e simpatici animaletti, Reality Twist tiene fede al proprio titolo e vi accompagnerà in un rocambolesco vortice di azione fino a un finale davvero, davvero sconvolgente.

La prima cosa che colpisce del romanzo di Laura Roggero è la struttura narrativa: Reality Twist infatti è un mosaico di punti di vista, in cui la storia viene portata avanti alternativamente dai vari personaggi, fino a rappresentare uno stesso avvenimento da più ottiche diverse, in un'immedesimazione a 360°. In un capitolo siamo Daphne, col suo rigido senso del dovere e cieche convinzioni che iniziano a sgretolarsi, in un altro siamo Chaz, sfrontato nella sua incoscienza e a tratti menefreghista, in un altro siamo Ziky, un buffo animaletto che vi conquisterà dalle prime righe.
Insomma, una narrazione dinamica che si accompagna al dinamismo del contenuto, un concentrato di pura azione in cui la riflessione è dosata con parsimonia, nei giusti momenti per prendere fiato prima di essere scaraventati nella prossima avventura.
Anche lo stile riflette questa caratteristica di movimento: Laura dà ai suoi personaggi una voce fresca, diretta, in linea con la loro età e psicologia, e anche le emozioni che provano, quindi, sono forti, brusche, primordiali quasi nella loro violenza. Rabbia, vendetta, paura, felicità non sono sfumature, ma sentimenti totalizzanti e in rapido mutamento.
Questo, per me, è uno dei grandi pregi di questo romanzo: la Roggero riesce a ritrarre perfettamente l'universo emotivo tipico dei giovani senza però scadere nel cliché e soprattutto senza perdere l'alto ritmo della narrazione, serrata fino al finale.
Altro pregio è quello che da sempre si accompagna alla fantascienza, ovvero esasperare il futuro per lanciare campanelli di allarme sul presente: manipolazioni genetiche senza controllo, abusi dell'esercito, annichilimento totale dei semplici cittadini, a tal punto schiavi della tecnologia da non uscire più di casa, e all'oscuro di quanto accade veramente nel mondo... suona familiare, per caso?

Quanto al finale, beh...vi aspettate che ve lo dica?
Io devo ancora riprendermi, e lascerò a voi scoprire perché sia così sconvolgente.

Il mio parere complessivo, quindi, è decisamente positivo: Reality Twist è una lettura che catturerà anche i non amanti del genere, molto rapida e coinvolgente ma non per questo priva di spunti di riflessione.

Convinti?
Potete acquistarlo in libreria, dal sito della CE, sia in cartaceo che in ebook, e su tutti gli store online!

Un'ultima cosa prima di salutarci: trovo molto interessante e azzeccato, da parte di Laura, aver realizzato dei racconti legati al libro e disponibili gratuitamente sul web. Se il mondo di Reality Twist vi ha catturato, non potete perdervi Awake, in cui troveremo le avventure di Chaz prima delle vicende del libro, e Border Love, in cui alcune domande lasciate aperte da Reality Twist trovano risposta e che funge da collegamento con... il secondo libro! La vulcanica Laura, infatti, è già all'opera con il seguito di questa fortunata esperienza, e che troverete tra qualche tempo nelle vostre librerie.

Tra qualche tempo, già. Perché in prossima uscita, sempre per le Edizioni Arpeggio Libero, c'è il nuovissimo giallo di Laura... "Crimen - L'amore, quando uccide"!
Curiosi?
Potete già conoscere l'ispettrice Ribera e l'agente Xavier Torres in questa anticipazione, "Il mistero delle oche"... cosa c'entrano le oche? Clicca per scoprirlo!

Appuntamento a lunedì sera per fare le vostre domande all'autrice, come commenti a questo articolo, che vi risponderà in tempo reale! A presto!

L'istante tra due battiti - presentazione romana

19 - 02 - 2014             ore 19:00


Ancora un appuntamento romano per "L'istante tra due battiti": questa volta siamo al LE MED, zona piazza Bologna, per un aperitivo letterario fatto di buon cibo e buone letture!

Presenta: Fabio Dessole, delle edizioni Arpeggio Libero
Letture a cura di Elisa Caminada

Vi aspetto!


Casi Umani - Nonnine rampanti


Ormai le trovi ovunque, e sono sempre di più. 

Hanno detto basta all’uncinetto, al giardinaggio e ai loro amati gatti. Stanche di essere babysitter a costo zero, sarte a domicilio, cuoche della domenica, superano le barriere delle mura domestiche e dei circoli ricreativi: via le vestagliette a fiori e le ciabattine da casa, si torna ai fasti di tubino e tacco 12. 
Ebbene sì, parliamo proprio di loro, le nonnine rampanti. Donne non più giovanissime ma decise a riportare indietro l’orologio del tempo fino ai loro anni di gloria.

Intendiamoci, non che ci sia nulla di male. Personalmente, da una parte approvo il loro coraggio, il loro anticonformismo, la loro sprezzante caparbietà.
Dall'altra, diciamo che in alcuni casi i risultati non brillano particolarmente per buon gusto.
Che alla fine, a noi pulzelle, non è che la cosa tanga poi molto. Al limite gli unici svantaggi sono che ci potremmo ritrovare a prestare le nostre favolose décolleté alla nonna, pretendendo in cambio i suoi adorabili leggins di pelle. O assistere alla scena lievemente spiazzante di trovarcela nello stesso locale, a flirtare con il barista tuo coetaneo.
No, il vero problema, cari miei, è proprio per voi maschietti. Voi uomini conquistatori dal radar a 360°, galletti dalle penne sgargianti e l'occhio lungo pronto a individuare la prossima vittima di cotanto charme.
Immaginiamo la scena.
Lui, homo sapiens medio in cerca di una femmina con opportuna carrozzeria da trascinare nella propria caverna, possibilmente per i capelli.
Lei, tremendamente chic, dal capo adorno di lunghi capelli dorati ai piedi avvolti in raffinati stivali di camoscio. Magra, squisitamente magra, fasciata in pantaloni neri su cui cala l'invitante sipario di un elegante cappottino invernale. Un po' sobria, ma può fare al caso suo.
Basta poi una fuggevole occhiata allo smalto rosso fuoco per accendere la libido e – di conseguenza – spegnere il neurone. Il maschio cacciatore si getta all'assalto, raggiunge la preda e la paralizza con una brillante battuta sul tempo ballerino delle mezze stagioni.
E poi avviene il patatrac, il quarantotto, il crollo ormonale ai limiti storici.
Lei si volta.
E il suo viso sembra quello di un carlino, le rughe miseramente velate da strati di fondotinta, cipria e terra immancabilmente marrone.
Io me li immagino, i poveri ragazzi. Quante scuffie si devono prendere, quanti pensieri scabrosi sulle gambe snelle di queste nonnine rampanti.
Che poi il ricordo non va mica via, eh. Eh no. Una volta pensato, l'hai pensato. Solo che se nelle tue inconsapevoli fantasie lei era una sexissima signorina di primo pelo, ora ti ritrovi con una che è già indietro di un paio di generazioni.
E allora il ricordo va inevitabilmente alla tua, di nonna. La quieta vecchina che cucina tagliatelle la domenica – e magari si chiama anche Pina-, che ripara gli strappi su quei vestiti troppo stretti ma che hai comunque provato a indossare, che fa l'orlo praticamente a tutti i tuoi pantaloni.

E ti chiedi se forse quell'abitino di Prada andato smarrito nella sua veranda – che è di fatto un atelier – non abbia fatto tutt'altra fine. 

martedì 11 febbraio 2014

Letti per voi - Laura Roggero


Salve a tutti e bentornati su Una mela al giorno.

Questa volta, per la rubrica Letti per voi, vi presento un'autrice molto particolare e decisamente ESPLOSIVA!
Oltre a un libro pubblicato in attivo con la casa editrice Arpeggio Libero, infatti, Laura Roggero ha all'attivo una moltitudine di storie, racconti e romanzi in divenire.

Ma conosciamola meglio.




Laura Roggero, Torinese doc, nasce il 18 agosto 1978, e fin da piccolissima inizia a dar sfogo alla sua vena creativa trasformando in racconto ogni traccia di tema assegnatale a scuola.

Basta poco però, perché la sua vulcanica fantasia trovi stretti i confini scolastici e inizi a trovare espressioni del tutto personali, confluendo in storie di fantasmi, di esoterismo, mistero, storia e tecnologia.
Ed è proprio questo il coinvolgente mix di elementi che troveremo in ogni sua opera: e preparatevi, perché questa autrice ne ha prodotte davvero tantissime!

Complice forse la sua fortunata attitudine all'insonnia, infatti, inizia a sfornare in notturna una serie di storie che non tarderanno ad ottenere riconoscimento.

Nel 2009 è la volta di Electri(city), la vicenda drammatica di una giovane donna sullo sfondo di una delirante Barcellona, che viene selezionato per la raccolta "Respiri d'immagine" e che potete trovare in lettura gratuita sul sito mEEtale.E' proprio l'incontro con questa piattaforma di self-publishing, avvenuto nel 2011, che spinge Laura a far uscire i propri lavori dalla cerchia di familiari ed amici: l'anno successivo, infatti, è presente con mEEtale e il suo staff all'incubatore del Salone del libro di Torino.Nel 2012 invece avviene un altro fatidico incontro: Laura conosce The Incipit, una piattaforma di racconti interattivi in cui è il voto dei lettori a determinare l'andamento della storia.
Sembra che la fervida fantasia di Laura Roggero non aspettasse altro: nell'arco di poco più di un anno nascono una moltitudine di racconti dei generi più disparati, che trovate in lettura gratuita su mEEtale e wattpad:

  • Schegge: genere horror, e c'è da rabbrividire. Un mondo post-apocalittico popolato da creature sanguinarie e pericolose, una ragazza misteriosa, un finale da urlo.
  • Requiem per una sposa: racconto in tre serie. A mille anni di distanza, il mondo è tornato a un sistema simile a quello dell'epoca vittoriana. Ancora Londra, ancora omicidi da fermare. Ancora mistero. Un giallo fantascientifico che su wattpad ha già superato i 5000 lettori! 
  • Awake e BorderLove: spin-off del libro che vi presenterò, Reality Twist... quindi nessuna anticipazione, dovrete aspettare la recensione!
  • Shadows: Edimburgo come non l'avete mai vista. La storia di Liam e dell'incendio che cambierà per sempre la sua vita.
  • Flesh: un ritorno alle origini, al genere horror. Una droga sintetica sconvolge Miami per i suoi devastanti effetti: cannibalismo. Può una semplice sostanza scatenare una simile violenza?
  • Crimen - il mistero delle oche: torna Barcellona e torna il thriller, con un morto assassinato sulle scalinate di una cattedrale. Un bel grattacapo per l'Ispettrice Ribera e l'agente Xavier Torres. E le oche, cosa c'entrano? Lo scoprirete...

Ma c'è di più: Laura infatti, non paga di queste prove letterarie, sperimenta altri generi sotto pseudonimo e dà il via anche a proficue collaborazioni, sempre avvalendosi della piattaforma The Incipit. Nascono quindi "Manie, tic e piccole assessioni" con Giulia Menegatti, "Lui, lei e il karma bianco" con Serena Blasi e "Black Hole Hunter", nientepopodimeno che a dieci mani!

In realtà non è tutto qui: potete trovare altro di Laura sul suo profilo meetale e wattpad, per ora vi saluto e appuntamento tra pochi giorni con la recensione di Reality Twist, il romanzo di Laura Roggero dal 2013 in tutte le librerie!

mercoledì 29 gennaio 2014

Letti per voi - Canta per me



Il libro di cui andremo a parlare oggi è "Canta per me" di Annalisa Caravante.

Chi è Annalisa? Se ve lo siete perso, potete trovarlo qui.

La prima cosa da dire, innanzitutto, è che ho avuto il privilegio, e voi con me, di parlare di questo romanzo prima ancora che fosse uscito. "Canta per me", infatti, è agli ultimi ritocchi di editing e copertina (di cui vi riportiamo un provvisorio) per uscire intorno ai primi di marzo per la casa editrice Arpeggio Libero, una piccola ma intraprendente realtà lodigiana (per saperne di più, qui).



Ma passiamo al romanzo.
"Canta per me" è una commedia romantica con tutti i crismi: una protagonista simpatica e un po' sfortunata, un ambiente di lavoro popolato da alleati, rivali, uomini interessanti e/o interessati che si alterneranno in un vorticoso carosello fino alla fine del romanzo.

Scendiamo nello specifico. Caterina ha 26 anni, un ex fedifrago alle spalle, tre fratelli minori a carico: i genitori, infatti, sono morti improvvisamente in un incidente e da allora è lei, insieme al nonno Francesco e al fin troppo protettivo cugino Mattia ad occuparsi della famiglia. Nel frattempo lavora come receptionist alla Sirena Experimental, una casa discografica situata nei pressi di Caserta, e popolata da una vasta varietà umana: le due amiche Nadia e Manuela, le segretarie dei piani alti, Fabiana e Roberta, incapaci e altezzose, Fabio, il galante superiore con un debole per lei...un universo caotico ma tutto sommato stabile, almeno fino al giorno in cui arriva lui. Francesco Monni, il nuovo autore milanese, un metro e sessanta di arroganza, presunzione, talento e... fascino, ahimé. Perché da sempre il mistero affascina, e attorno alla figura di Francesco, che insieme al Festival e ad un'imminente fusione turberà la quiete della casa discografica, ce n'è molto, di mistero: perché infatti il giovane autore ha abbandonato il palcoscenico? Cosa lo ha spinto ad affidare a ragazzette viziate e prive di talento i suoi magnifici testi? Perché, insomma, ha smesso di cantare?

Questa a grandi linee la trama. Alla storia principale, però, se ne aggiungono molte altre, in un tessuto fittissimo di vicende e personaggi che arricchisce e riempie uno spunto che potrebbe essere un filino prevedibile.
Abbiamo le vicende di Lucia, la sorella minore alle prese con le prime trasgressioni, il gruppo di Roby, un giovane cantante che tenterà le selezioni per il festival, la pazza famiglia di Caterina, tra matrimoni e rimpatriate in occasioni più o meno felici, in cui spicca la piccola ma saggia Bo.
Il maggior pregio dell'autrice, a mio avviso, è quello di essere riuscita a gestire una così vasta varietà umana senza spaesare il lettore e dando più o meno a tutti una caratterizzazione ben definita, tale che alla fine lo spirito vivace e brioso del romanzo e dei suoi personaggi resta incollato addosso per un po'. Notevole lo spirito comico, specie quando l'autrice partenopea attinge al proprio contesto territoriale e ci consegna delle vere e proprie perle di spirito locale, come nel caso spassosissimo di un matrimonio (eh sì, ce n'è più d'uno!) o delle sporadiche ma significative espressioni in dialetto. Per non parlare dell'incontro-scontro tra le diverse realtà di Milano e Napoli che avviene tramite i due protagonisti.
Un appunto che mi sento di fare è quello della lunghezza, eccessiva per una commedia e forse mal distribuita: a una prima parte magari fin troppo accurata segue una chiusura densissima di eventi, intensi ed inaspettati, che avrebbe meritato più ampio spazio.
Inoltre - ma questo forse è gusto personale - ho trovato un po' destabilizzante, in certe scene, il riferirsi al "tu lettore", specialmente considerando che il romanzo è scritto in prima persona.

Insomma, definirei "Canta per me" un esperimento riuscito: una commedia gradevole, leggera senza essere frivola, in cui molte di noi potranno rivedersi e sognare un po' ad occhi aperti. Consigliata alle amanti del genere! :)